Cremazione Milano: un Servizio Sempre più Richiesto

MarmoPietra e cremazione Milano

MarmoPietra, come impresa funebre Milano, offre tutti i tipi di servizi funebri, classici e moderni, dalla gestione del decesso in casa Milano al decesso in ospedale, dalla vestizione salma Milano alla scelta del feretro, dall'allestimento della camera ardente in casa o altrove fino agli addobbi floreali funebri, dalla cerimonia funebre ai tipi di sepoltura; e fra i tanti, diversi servizi propone anche quelli legati alla cremazione Milano.

Abbiamo voluto raccogliere in questa pagina del nostro sito Web tutto quello che concerne la cremazione dei defunti: ti raccontiamo storia, normativa cremazione, procedimento, scelta della bara, informazioni sulla dispersione ceneri e tutto quello che può essere utile sapere su questa procedura che sempre più ha preso piede negli ultimi dieci anni.

La cremazione in Italia e nella storia

La cremazione di un corpo, cioè la riduzione del cadavere a gas e frammenti ossei con il fuoco, è una pratica funeraria molto antica, addirittura considerata necessaria in alcuni sistemi religiosi. In Italia, il primo impianto per cremazione Milano è stato costruito nel 1876.

Oggi il Polo Crematorio di Milano ha sede nel cimitero di Milano Lambrate.

Cremazione Chiesa Cattolica

In Italia, in realtà, la pratica della cremazione dopo le esequie funebri si è diffusa in tempi abbastanza recenti. Fino a qualche decennio fa, infatti, la cremazione di un defunto non era accettata come pratica funebre dalla Chiesa Cattolica, secondo la quale i resti del corpo dovevano rimanere intatti. 

Solo nel 1963 il Santo Uffizio, con l'Istruzione Piam et Constantem, decreta che cremazione e religione cattolica possono coesistere, dato che la cremazione non è una pratica "di per sé contraria alla religione cattolica" e che il dualismo cremazione e anima non è più un tabù.

Nel 1983 il Codice di Diritto Canonico e il catechismo della Chiesa Cattolica riaffermano il concetto, facendo rientrare finalmente la cremazione defunti tra le scelte possibili di un fedele cattolico e aprendo anche nuove strade all’arte funeraria. 

Negli ultimi vent'anni, poi, il numero di persone che scelgono la cremazione è andato fortemente aumentando, tanto che ora coinvolge circa il 60% dei decessi, soprattutto in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, e oltre 80 impianti crematori sparsi sul territorio.  

La cremazione in Italia non viene scelta solo per motivi etici e spirituali, ma anche economici: sono molte le famiglie che non desiderano, o non possono, investire in tombe in marmo e granito, o in importanti cappelle cimiteriali private, o anche solo nella nobile arte della lavorazione del marmo.

Per l’agenzia onoranze funebri Milano MarmoPietra, sono di molto aumentati nell’ultimo periodo i clienti che esprimono preferenza per questa pratica, cui possono seguire diversi tipi di dispersione ceneri defunti (ad esempio la sepoltura in mare), la tumulazione ceneri in loculo, la conservazione delle ceneri mortuarie in un'urna per ceneri (urne cinerarie), oppure ancora la tumulazione delle ceneri in tombe di famiglia cinerarie.

Cremazione: normativa

Capiamo ora qual è il processo per ottenere l’autorizzazione alla cremazione umana in Italia. 

La cremazione defunti è realizzabile solo se l’interessato ha espresso in maniera esplicita le sue volontà sul tema cremazione o sepoltura, tramite uno dei seguenti modi: 

• Una disposizione espressa in vita e quindi contenuta nel testamento depositato presso il notaio, o in un testamento pubblico, o in un testamento segreto;
• Una disposizione contenuta in un atto olografo, che deve essere redatto secondo l'Articolo 602 del Codice Civile, già pubblicato presso uno studio notarile;
• Un’iscrizione in vita a un’Associazione riconosciuta che, tra i suoi scopi, ha la cremazione salma dei suoi associati;
• Un’iscrizione già avvenuta nel registro della cremazione di un altro Comune. 

I documenti che attestano la scelta dovranno essere presentati al momento della richiesta di cremazione. 

Se tali documenti non dovessero esistere, ovvero se il defunto in vita non avesse esplicitamente espresso il desiderio di essere cremato, esso può essere annunciato dopo la morte davanti all’Ufficiale di Stato Civile del Comune di decesso, o di residenza del defunto, o di residenza dei dichiaranti.

A eseguire tale operazione, rigorosamente in forma scritta, devono essere il coniuge superstite o, in sua assenza, la maggioranza assoluta dei parenti più prossimi (come definiti negli art. 74, 75, 76 e 77 del Codice Civile).

C’è un dettaglio, tuttavia, che può ritardare o addirittura impedire che la cremazione corpo possa avvenire: indicazioni contrarie provenienti dal referto necroscopico del medico. Questi è il medico dell’ASL incaricato di approvare o ripetere la diagnosi già effettuata dal medico di base, sia per il decesso in casa sia per il decesso in ospedale. 

Il medico necroscopo deve fornire il certificato in carta libera che riporta l’indicazione specifica che il cadavere può essere cremato. Se però il medico della ASL incaricato individua sospetto di morte dovuta a reato, o di morte improvvisa o sospetta segnalata alle autorità, la procedura, purtroppo, avrà tempi più lunghi a causa dei controlli ulteriori da effettuare sulla salma. 

La cremazione può essere rimandata anche a un secondo momento: si può infatti richiedere anche per dei resti ossei o per salma indecomposta, rinvenuta dopo 10 anni di inumazione (sepoltura a terra) o dopo vent'anni di tumulazione in loculo o tombinatura (sepoltura privata).

Per quanto riguarda l'eventuale cremazione di resti ossei o per salma indecomposta, la richiesta va presentata presso l'Ufficio di Stato Civile del Comune di sepoltura del defunto.

È possibile rivolgersi inoltre allo stesso ufficio per altri casi particolari, come cremazione anticipata di salma tumulata in sepoltura privata. 

Cremazione procedimento

Il processo della cremazione defunti si compone di diverse fasi. Al contrario di quanto si possa pensare, la combustione di per sé non riduce completamente in cenere il corpo del defunto.

Per ottenere le ceneri funerarie definitive, che troveranno poi posto nella corrispondente urna cineraria, servono alcuni accurati passaggi che vengono effettuati solo dopo che la combustione della salma è terminata. 

Lo strumento principale della cremazione salma è il forno crematorio, che può trattare i resti umani a temperature elevatissime: può raggiungere persino i 900-1.000 gradi centigradi. La struttura è suddivisa in due parti sovrapposte, divise da una griglia di materiale refrattario, cioè resistente al calore.  

La combustione al suo interno può essere attivata e mantenuta con due metodologie principali, ma differenti tra loro: si può usare un metodo indiretto, come resistenze elettriche o bruciatori a gas, che renda incandescenti le pareti del forno, oppure il metodo diretto che è per l'appunto la fiamma. 

Guide metalliche appositamente realizzate facilitano l'addetto nell'inserimento della bara con la salma nella parte superiore del forno. L'inizio della combustione è pressoché immediato.

Durante questa fase, in maniera progressiva si depositano nella parte inferiore del forno le ceneri e le ossa calcificate, che continuano comunque a bruciare. L'operatore è sempre attento a vigilare l'andamento della cremazione Milano.

Quanto dura la cremazione? Questo primo processo, grazie alle elevate temperature, si conclude in tempi davvero brevi, all'incirca un paio d'ore. A questo punto, l'addetto dall'esterno può muovere le rimanenze verso una zona preposta al raffreddamento. 

La fase successiva ha l'intento di setacciare accuratamente le ceneri e liberarle da residui: il materiale rimasto viene quindi passato in un setaccio a vibrazione, che elimina le polveri più sottili; dopodiché una calamita attira a sé quanto di metallico è ancora presente (per esempio, i chiodi della bara di legno, nei casi di cremazione con bara). 

Finalmente si ottiene il risultato finale: ceneri che hanno una consistenza pastosa e un colore che vira verso il bianco. Solo a questo punto il tutto può essere trasferito nell'urna funeraria, che viene sigillata e consegnata ai parenti.

Cremazione e dispersione delle ceneri, o loro conservazione

Conservare o disperdere ceneri della cremazione è il passaggio finale di tutto il processo. Per entrambe le possibilità, c'è bisogno della volontà espressa in vita della persona deceduta.

Bisogna quindi inoltrare richiesta al Comune di riferimento, e a farlo possono essere un coniuge o i parenti più prossimi, sempre seguendo le disposizioni del Codice Civile. 

La legislazione italiana, fino a poco tempo fa, non prevedeva la possibilità di effettuare cremazione e dispersione ceneri del defunto, ma oggi, per fortuna, questa soluzione è permessa e legalmente regolamentata.

I giardini del ricordo

Esistono, all'interno dei cimiteri, i cosiddetti "giardini del ricordo", in cui la dispersione ceneri può avvenire in tutta tranquillità e nel rispetto del gesto. È anche possibile, previo controllo di quanto stabilito dalle ordinanze di ogni Regione o Comune, disperdere ceneri in natura (ad esempio la dispersione ceneri in mare) o in altri luoghi. 

La conservazione ceneri in urne funerarie, invece, avviene nella residenza legale della persona di riferimento (coniuge o chi per lui).

L'agenzia di pompe funebri Milano MarmoPietra, che oltre al servizio funebre realizza anche vari tipi di opere di arte funeraria Milano, mette a disposizione dei suoi Clienti un'opzione agevole come le tombe di famiglia cinerarie, cui rimandiamo per maggiori chiarimenti. 

Bara per cremazione: come sceglierla

Il processo di cremazione coinvolge sin dall’inizio la volontà del defunto, ma influenza anche coniuge e parenti nella scelta del cofano funebre più adatto.

Se infatti un feretro funebre è destinato alla combustione, sceglierne uno che non sia troppo massiccio consente un migliore svolgimento dell’intera operazione. Ecco perché l’agenzia funebre Milano MarmoPietra consiglia di prendere in considerazione cofani funebri che abbiano uno spessore minimo e siano composti di legni teneri, facilmente degradabili.

Bisogna però ricordare che, in attesa della cremazione del defunto, i feretri possono dover sostare nella camera mortuaria anche diversi giorni. È bene, pertanto, richiedere alle proprie pompe funebri a Milano di predisporre la bara funebre con un rivestimento interno che blocchi miasmi o eventuale rilascio di liquidi.

Cremazione senza bara, o cremazione liquida (Resomation)

Diversi esperimenti degli ultimi anni hanno aperto alla cremazione nuove soluzioni alternative alla combustione nel forno crematorio.

Per trovare alternative alla cremazione dei corpi tramite combustione, che comunque determina un qualche impatto inquinante sull'ambiente, vengono portate avanti diverse sperimentazioni, una delle quali prende il nome di Resomation, altrimenti conosciuta come cremazione liquida, che avviene senza il cofano funebre.

Tecnica già utilizzata in alcuni Paesi, soprattutto negli Stati Uniti, la cremazione liquida prevede infatti una cremazione della salma senza l’utilizzo di una normale bara: il corpo viene inserito nell'apposito macchinario avvolto in un contenitore di materiale a base di lana, seta, oppure pelle.

Il processo di cremazione liquida avviene tramite una soluzione di idrossido di potassio caldo, che va dissolvendo il corpo trasformandolo in un fluido. Questo viene successivamente scaricato, ma permangono i residui frammenti ossei da estrarre e poi ridurre in cenere.

Nel futuro: la cremazione a freddo, o Cryomation

Un altro metodo di cremazione alternativa, che è ancora in fase di sperimentazione ma sembra molto ecologico e interessante, è la cremazione a freddo o Cryomation.

Pur non ancora applicabile, la cremazione a freddo si prospetta in futuro come una alternativa davvero valida alla combustione, la quale rischia di inquinare la nostra atmosfera più del dovuto, nonostante le attenzioni e i diversi trattamenti.

La cremazione a freddo, o Cryomation, porta come risultato una sorta di liofilizzazione della salma, che viene a tale scopo trattata con azoto liquido a temperature bassissime.

Il corpo, una volta essiccato con l'azoto e divenuto quindi facilmente sgretolabile, viene sottoposto a forti vibrazioni che lo riducono in polvere. A questo punto le ceneri possono essere trasferite nell'apposita urna cineraria.

MarmoPietra: servizi funebri Milano

MarmoPietra non si occupa solo di organizzare il rito funebre e la successiva cremazione dell'estinto, con tutto quello che è richiesto dalla normativa e le relative pratiche burocratiche, ma è una agenzia funebre Milano a tutto tondo.

Se vuoi sapere di più sui nostri servizi funerari, o in generale se ti occorrono informazioni sulle nostre attività di onoranze funebri a Milano e anche a Pero, ti suggeriamo di visitare la sezione dedicata ai nostri servizi funebri Milano, dove troverai approfondimenti su tutti gli aspetti dei vari casi. 

Se hai bisogno di chiarimenti, o ti occorre aiuto perché devi organizzare un funerale a Milano, oppure se desideri un preventivo funerale su misura, ti invitiamo a prendere contatto con noi.

Architettura monumentale Milano

Come già accennato, MarmoPietra si occupa anche di lavorazione marmo Milano, progettando e realizzando meravigliose opere di arte funeraria, molti esempi delle quali possono essere ammirate in primis al Cimitero Monumentale Milano, ma anche al Cimitero Maggiore Milano, al grazioso Cimitero di Milano Pero (dove abbiamo una seconda sede), e in molti altri cimiteri di Milano e hinterland.

Le nostre opere di architettura funeraria vanno dalle tradizionali lapidi cimiteriali alle imponenti cappelle cimiteriali moderne o classiche, dalla mini edicola funeraria ai contemporanei monumenti funebri cinerari e monumenti decennali, dalle tombe ipogee in cemento armato in cemento armato ai sarcofagi monumentali.

Anche in questo, se desideri maggiori informazioni, ti suggeriamo di prendere contatto con noi per due chiacchiere senza impegno.